San Daniele del Friuli

La cittadina di San Daniele del Friuli, a soli 15 minuti d’auto da Ronco Margherita, si trova sulla sommità di un colle a 252 m s.l.m. e domina la pianura circostante.
La particolarità di questo territorio è la sua posizione geografica che favorisce l’esposizione sia ai venti marini del Mare Adriatico e quelli montani provenienti dalla Carnia. Questa caratteristica ha permesso nei secoli di sviluppare l’arte del fare il Prosciutto, conferendo a questo prodotto un sapore unico e inconfondibile, conosciuto in tutto il mondo.

A poca distanza dal colle, le limpide acque del fiume Tagliamento sono la naturale dimora della trota “la regina di San Daniele“, che viene allevata e lavorata in modo artigianale.

Il terremoto del 1976 arrecò al paese meno danni rispetto agli altri comuni limitrofi, pertanto gli edifici medievali sono pressoché originali. Di particolare pregio consigliamo di visitare la Biblioteca Guarneriana, tra le più antiche in Italia. Fu fondata nel 1466 da Guarnerio d’Artegna, il quale donò alla chiesa di S. Michele 173 codici manoscritti. La raccolta inoltre comprende numerose opere miniate tra cui una rara edizione dell’Inferno di Dante del XIV secolo, la Bibbia Levantina le cui miniature costituiscono un’interessante commistione tra elementi occidentali e levantini e numerose edizioni stampate del Cinquecento, dono dell’arcivescovo Giusto Fontanini alla sua città. Un’altra perla da non perdere è la Chiesa di Sant’Antonio Abate, celebre per i suoi meravigliosi affreschi, realizzati tra il 1497 e il 1522 da Martino da Udine, meglio conosciuto come Pellegrino da San Daniele, al punto da esser nota come “La Sistina del Friuli”. Di fronte alla Chiesa si estende un parco pubblico che offre una vista panoramica sulle colline moreniche. Un ottimo punto di osservazione è costituito dal belvedere in pietra, ricavato dai ruderi di una delle antiche torri di guardia, che nel Quattrocento sovrastava la parte orientale del giardino del castello. Degni di nota sono anche il Duomo di San Michele Arcangelo, la Porta Gemona progettata da Andrea Palladio nel 1579 in una torre testimonianza dell’antico castello medioevale e una casa risalente al 1300 e rimasta intatta nei secoli.

Ogni estate, l’ultimo fine settimana di giugno, si rivive l’antica sagra medievale del prosciutto, trasformata ormai in un festival internazionale di carattere culturale, gastronomico e turistico. La manifestazione “Aria di Festa” dura 4 giorni e si svolge solitamente dal venerdì al lunedì.